Vita per condividere
Vita per condividere
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8): questa frase è tutta la mia vita. Sono dell’India e sono entrato nel PIME nel 2002, a diciotto anni. I mei genitori, semplici agricoltori e analfabeti, mi avevano cresciuto nella fede in Gesù fin dall’infanzia. Arrivato il momento della mia scolarisazione, la condizione della famiglia non la permetteva. Lì, è giunta la mano di un missionario: mi ha adottato per dieci anni, permettendomi di andare a scuola e di crescere spiritualmente nell’amore di Cristo. Oggi, i benefattori e tanti amici del PIME mi stanno aiutando e accompagnando nel mio cammino missionario. La formazione missionaria che continua formarmi sempre ed ovunque, mi aiuta ad avere fame e sete di Luce e d’Amicizia, ad affidarmi totalmente al Signore perché possa conoscerlo meglio giorno dopo giorno e poi testimoniarlo con la mia vita. L’Istruzione, la Fede e l’Amicizia sono i grandi doni che ho ricevuto nella mia vita.
“Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo!” -Mc 16:15
Questa frase è l’ultimo ordine e desiderio di Gesù prima dell’Ascensione al Suo Padre e nostro Padre. Il PIME facendo di questa frase la sua Vocazione e Moto, vive la sua Missione in tutto il mondo. Così il PIME si mette al servizio del Regno di Dio diventanto “Tutto per Tutti” sorpassando ogni limite geografico, culturale, ed anche quello proprio di ogni persona umana. Ciò che mi ha attirato tanto nell’ Istituto apostolico del PIME è il suo spirito missionario fondato su quttro pilastri :
1) Ad Gentes: Lavorare tra i non-cristiani come San Paolo che ha lavorato tra i pagani e che ha fondato le chiese con la grazia della vocazione di testimoniare il Signore Gesù attraverso la sua vita. Il PIME lavora maggiormente tra i non-cristiani, fonda le Chiese locali e si dedica per la loro crescita e maturità.
2) Ad Extra: lasciare il proprio paese d’origine e andare in un altro paese di missione.
3) Ad Vitam: è per tutta la vita. La missione non è per un periodo della Vita ma la missione è la vita e per tutta la Vita.
4) Insieme: Vivere insieme la missione è la cosa bella che i missionari del PIME vivono come un dono. Non solo la missione è dono ma anche il confratello è un dono da vivere.
Tutto questo per dire quale era il motivo principale per scegliere il PIME come Istituto missionario per me e in cui trovo la realizzazione della mia vocazione.
Per arrivare a questo punto di essere missionario del PIME ci sono voluti 13 anni di formazione in seminario. Questi erano gli anni più belli della mia vita perché ho avuto tanti momenti difficili, di sconforto, di gioia e di crescita in breve. Ciò che mi ha aiutato nel mio cammino è il fruttuoso accompagnamento dei formatori, la vera amicizia e un’apertura a tutto ciò che vivevo. Una lotta che è sempre stata per me e lo è ancora oggi è la vita spirituale. Non è mai facile, non si termina mai e in cui non sono mai da solo.
La mia famiglia PIME
Appartengo a questa Famiglia Apostolica del PIME dal settembre 2014 con il Giuramento Definitivo. In questi anni della piccola esperienza dell’Istituto posso dire che questa mia famiglia mi ha sempre voluto bene, mi è stata vicina, mi ha ascoltato e mi ha aiutato soprattutto nei momenti difficili.
Spesso sento dire che la vita comunitaria è sempre difficile ma per me non è stata così difficile e nemmeno impossibile da vivere. Perché è bello quando trovi uno che ti ascolta, uno che ti fa arrabbiare, uno con cui confrontarti, uno che non ti apprezza mai, uno che ti corregge sempre, uno che collabora, uno che ti crea la fiducia, uno che ti dà un esempio di vita e così tanti altri atteggiamenti. È più bello quando ti trovi valorizzato come sei con le tue capacità. Tutto questo che fa parte della mia vita, mi aiuta sempre a crescere anche se è difficile. La mia comunità mi ha sempre dato la possibilità di capire i miei confratelli nei momenti di disagio e nei momenti difficili e di adattare me stesso senza perdermi. Soprattutto la cosa che mi ha aiutato tanto e mi aiuta ancora è di avere un confronto sempre e di parlare.
Ma come sono passati questi anni?
Ordinato nel 2015, ero destinato in Italia per l’animazione missionaria con i giovani fino all’ottobre 2019. Perciò fra pochi mesi parto per il Bangladesh.
“Fà quello che ti dico, ma non fare quello che faccio”: Questa frase è stata una piccola tentazione all’ inizio del mio ministero nell’ambito giovanile però piano piano tutto si è trasformato nel lavorare insieme. La grande tentazione è sempre di fare, comandare e dire le cose perché gli altri facciano come vuoi tu. Personalmente io non ho mai avuto questo problema perché i giovani con cui ho lavorato, mi hanno sempre aiutato a non essere così ed stata una collaborazione e ascolto reciproco. È bello vedere i giovani che danno la loro disponibilità e che cercano di dare se stessi per essere partecipi della missione di Gesù e della Chiesa.
Nel mio ministero e nel vivere questa animazione in Italia mi facevo sempre questa domanda: “Ma tu come Prasad e come prete, come stai vivendo la tua vita?” Mi faccio spesso questa domanda perché quando mi capita di parlare con un giovane o quando mi capita di suggerire alcune cose di alcune situazioni che stanno vivendo le persone che incontro, mi fanno ritrovare me stesso e mi fanno riflettere anche delle mie debolezze. È sempre una grande sfida.
La frase che mi aiuta, mi conforta e mi dà la forza sempre è: “Quando sono debole è allora sono forte” . – 2 Cor 12,10. Prego perché il Signore mi aiuti ad essere Suo testimone con la mia vita.
Mi preparo a partire per il Bangladesh, terra di missione alla quale sono stato destinato. A partire dalla mia terra di origine – l’India, con il bagaglio acquisito in Italia, vado… una nuova terra mi aspetta. Pregate per me e per il mio servizio missionario e spero di incontrarvi presto, sulle strade del mondo.
padre Prasad, PIME