Paolo VI

Mons. Giovanni Battista Montini  –  PAOLO VI

Beatificato il 19 ottobre 2014, Paolo VI verrà elevato agli altari dei Santi il prossimo 14 ottobre in San Pietro.

Paolo VI
(Concesio – BS, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo – RM, 6 agosto 1978)

Ordinato sacerdote il 29 maggio 1920, don Giovanni Battista Montini si trasferisce subito a Roma dove frequenta i corsi di Diritto civile e di Diritto canonico presso l’Università Gregoriana e quelli di Lettere e Filosofia presso l’Università statale. Nel maggio 1923 inizia la carriera diplomatica presso la Segreteria di Stato Vaticana. È inviato a Varsavia come addetto alla Nunziatura Apostolica. Rientrato in Italia nell’ottobre dello stesso anno, è nominato dapprima (1924) assistente ecclesiastico del Circolo romano della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), quindi nel 1925 assistente ecclesiastico nazionale della stessa Federazione, carica che lascerà nel 1933.

Il 13 dicembre 1937 è nominato Sostituto della Segreteria di Stato e il 29 novembre 1952 Pro-Segretario di Stato per gli Affari Straordinari. Il 1° novembre 1954 Pio XII lo elegge arcivescovo di Milano. Il 15 dicembre 1958 Giovanni Battista Montini è creato cardinale da Giovanni XXIII.

Il 21 giugno 1963 viene eletto Pontefice e il 29 settembre apre il secondo periodo del Concilio Ecumenico Vaticano II, che, alla fine del quarto periodo, concluderà solennemente l’8 dicembre 1965.

Il 1° gennaio 1968 celebra la prima Giornata mondiale della Pace.

Il 24 dicembre 1974 apre la Porta Santa nella Basilica di San Pietro, inaugurando l’Anno Santo del 1975.

Il 16 aprile 1978 scrive alle Brigate Rosse implorando la liberazione di Aldo Moro e il 13 maggio nella basilica di San Giovanni in Laterano assiste alla messa in suffragio dello statista assassinato e pronuncia una solenne preghiera. Il 6 agosto 1978, alle ore 21.40, muore nella residenza estiva dei papi a Castel Gandolfo.

Per approfondimenti sulla figura di Paolo VI visita il sito del Centro Studi dell’Istituto Paolo VI.

IL MIRACOLO CHE LO FA SANTO

(tratto da FAMIGLIA CRISTIANA del 7/3/2018)

Come già avvenne per la beatificazione, il miracolo che porterà alla canonizzazione del Papa bresciano riguarda la guarigione di una bambina non ancora nata, al quinto mese di gestazione. Un caso studiato dalla postulazione della causa nel 2014. La mamma, originaria della provincia di Verona, stava portando avanti una gravidanza difficile ed era a rischio di aborto per una patologia che avrebbe potuto compromettere la vita del feto e della madre.

«Il 23 settembre del 2014», come si legge sul sito del settimanale diocesano di Brescia La Voce del Popolo, «Vanna Pironato di 35 anni, già mamma di un maschietto di 5 anni e in attesa di un secondo figlio, alla 13esima settimana di gestazione viene ricoverata in ospedale per una minaccia di aborto, dovuta alla rottura prematura della placenta. Durante il ricovero, si legge nella documentazione messa a punto dai postulatori della causa, la situazione non migliora e i medici non nascondono la loro preoccupazione alla futura mamma: la sua gravidanza è a rischio. Nonostante l’aggravarsi della situazione e il discreto consiglio di prendere in considerazione un aborto terapeutico, Vanna Pironato e il marito decidono di portare avanti la gravidanza».

È un’amica della coppia a suggerire di affidare la maternità all’intercessione di Paolo VI che sarebbe stato beatificato di lì a poco, il 19 ottobre, proprio in virtù di un miracolo operato su un feto. Il 29 ottobre Vanna e il marito si recano in pellegrinaggio al santuario di Santa Maria delle Grazie a Brescia, per pregare il beato Montini in uno dei luoghi a lui più cari.

Dal giorno del pellegrinaggio la coppia invoca quotidianamente l’intercessione di Paolo VI e parallelamente, attraverso il ricovero in diverse strutture ospedaliere, tiene sotto controllo la gravidanza che prosegue con una costante perdita di liquido amniotico.

La situazione va avanti tra notizie più o meno preoccupanti e la somministrazione di terapie, descritte in modo dettagliato dai postulatori, sino alle 4.05 del 25 dicembre, quando Vanna Pironato viene ricoverata con i sintomi del parto imminente.

Poco più di due ore dopo, alla 26esima settimana di gestazione, dà alla luce, con un parto prematuro e in presentazione podalica, la piccola Amanda Maria Paola. Trasferita immediatamente in un reparto di terapia intensiva neonatale, la piccola viene sottoposta a tutte le cure necessarie. Dopo due giorni, stabilizzata, viene portata in un reparto di patologia neonatale per la prosecuzione delle cure. Quasi quattro mesi dopo lascia l’ospedale in buone condizioni di salute. Condizioni che perdurano tutt’oggi.

Il caso è stato analizzato dalla Congregazione per le cause dei santi. L’inspiegabilità della guarigione era stata dichiarata l’anno scorso dalla Consulta medica del dicastero e quindi analizzata e approvata dai teologi.

Anche nel miracolo che valse a Montini la beatificazione si verificò una vicenda analoga. I fatti risalgono al 2001 ed ebbero luogo negli Stati Uniti. A causa della rottura della vescica fetale con presenza di liquido nell’addome della madre e assenza di liquido nel sacco amniotico, un feto rischiava la morte quando la gravidanza era ormai giunta al sesto mese. I medici, riconosciuta la gravità della situazione, suggerirono alla madre di abortire. Questa, però, si rifiutò e su suggerimento di una suora sua conoscente si dedicò alla preghiera. La religiosa le donò un santino di Montini e un frammento dell’abito del Pontefice scomparso nell’agosto del 1978.

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In particolare segnaliamo il MESSAGGIO AI GIOVANI ALLA CHIUSURA DEL CONCILIO VATICANO II .

e il RADIOMESSAGGIO NATALIZIO DEL 1964 .